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Vali più di 50 euro? (Il Venerdì di Francesco Das Atmananda)

1 Maggio 2015 - Il Venerdì

di Francesco Das Atmananda

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Paolo, con la faccia triste e abbattuta, si ritrovò con la sua amica Carla in un bar per prendere un caffè.
Depresso, scaricò su di lei tutte le sue preoccupazioni… e il lavoro… e i soldi… e i rapporti con la sua ragazza…
Tutto sembrava andar male nella sua vita…aveva l’impressione di valere poco, di aver fallito in molte occasioni.
Carla introdusse la mano nella borsa, prese un biglietto da 50 EURO e gli disse:
– Vuoi questo biglietto?
Paolo, un po’ confuso, all’inizio le rispose:
– Certo Carla… sono 50 EURO, chi non li vorrebbe….

Allora Carla prese il biglietto in una mano, lo strinse forte fino a farlo diventare una piccola pallina. Mostrando la pallina accartocciata a Paolo, gli chiese un’altra volta:
– E adesso, lo vuoi ancora? –
– Carla, non so cosa intendi con questo, però continuano ad essere 50 EURO. Certo che lo prenderò anche così, se me lo dai. –
Carla spiegò il biglietto, lo gettò al suolo e lo stropicciò ulteriormente con il piede, riprendendolo quindi sporco e segnato.
– Continui a volerlo?
– Ascolta Carla, continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane comunque un biglietto da 50 EURO, e finchè non lo rompi,conserva il suo valore… –
– Paolo, devi sapere che anche se a volte qualcosa non esce come vuoi, anche se la vita ti piega o accartoccia, continui a essere tanto importante come lo sei stato sempre…
Quello che devi chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto puoi essere abbattuto in un particolare momento.
Carla mise il biglietto spiegazzato di fianco a lui, sul tavolo, e con un sorriso disse:
– Prendilo, per ricordarti di questo momento quando ti sentirai male o per poterlo usare con il prossimo amico che ne abbia bisogno… però mi devi un biglietto nuovo da 50 EURO. –
Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta.

Considerazioni personali:
Ci sono periodi della nostra vita nei quali crediamo che tutto ci possa crollare addosso da un momento all’altro e pensiamo di non potercela fare.
Più ci focalizziamo sui problemi e maggiormente attireremo a noi altre situazioni che vibrano sulla stessa frequenza.
Dobbiamo consapevolizzare il fatto che prima di essere il “signor tal dei tali” siamo principalmente Anime e come tali meravigliosamente uniche.
In India si usa salutare con la parola Namastè che letteralmente significa:  “ mi inchino alla parte Divina che è in te”.
Come sempre i nostri fratelli indiani dimostrano maggiore saggezza.
Quindi impariamo a focalizzarci sulle soluzioni e non più sui problemi in modo da innalzare le vibrazioni e modificare l’andamento della nostra vita.

Il Buddha amava dire:  Siamo quello che pensiamo. Tutto ciò che siamo nasce con i nostri pensieri.
Nel dire questo intendeva a 360 gradi: il comportamento, la salute, gli affetti, il denaro.
Ogni aspetto della nostra vita è influenzato da tutto ciò sul quale si focalizzano i nostri pensieri quotidianamente..
In effetti, quando pensiamo di non valere nulla, attraiamo nella nostra vita quelle situazioni che ce  lo confermano.
Meno male che esistono “angeli amici” come Carla che ogni tanto ci vengono in soccorso ricordandoci chi siamo veramente.
Ma non dobbiamo aspettare sempre l’aiuto esterno, esso non sempre arriva; dobbiamo invece  imparare a lavorare su  noi stessi interiormente contattando la nostra parte Divina molto spesso sommersa da quintali di spazzatura.
Dobbiamo imparare a viaggiare da entronauti….
Buon viaggio.!.!.!.

Un abbraccio di Luce e Pace

buon fine settimana
con Amore
Francesco das Atmananda

Mai nulla di splendido è stato realizzato se non da chi ha osato credere che dentro di sé ci fosse qualcosa di più grande delle circostanze.
B. Barton

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