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SMF per La Sicilia – Tre generazioni nella Sardegna dura delle miniere – Recensione a “Nero carbone” di Patrizia Napoleone

11 Aprile 2023 - Articoli di S.M. Fazio, DIGRESSIONI, Recensioni
SMF per La Sicilia – Tre generazioni nella Sardegna dura delle miniere – Recensione a “Nero carbone” di Patrizia Napoleone

Da La Sicilia dell’ 11 aprile 2023

Tre generazioni nella Sardegna dura delle miniere

Patrizia Napoleone, pubblicata postuma con “Nero Carbone” (Morellini, pp. 292, € 19), è morta nel 2021 e il suo romanzo l’avrebbe resa fiera. Tre generazioni nel nome di Tanì, ambientato nella Sardegna di una vita dura che scorre tra campagna e miniere. Raggiunta l’età giusta, il capostipite Tanì si arruola nell’esercito spingendosi al fronte per servire la Patria. In guerra conosce Efisio, sardo come lui e molto loquace. Questi in uno scontro col nemico perde la vita e prima di spirare si fa promettere da Tanì che avrebbe incontrato sua moglie Angela e la figlia Anna. Tanì lo farà e dopo un lungo periodo si sposerà con Angela, mettendo al mondo Efisio, in onore dell’amico e defunto marito di Angela. Efisio cresce in condizioni complesse che vedono coinvolte pure la sorellastra Anna dato l’ingresso nella scena di personaggi poco raccomandabili, tra questi il marito di Anna. Ma è la necessità del lavoro a portarlo in quella che prese il nome della nota cittadina sarda di Carbonia, luogo dove conoscerà una donna con la quale convolerà a nozze. Nacque pure un bel bimbo al quale fu dato il nome di Tanì (terza generazione) che Efisio fece studiare in ingegneria e allontanandolo verso la terra ferma a lavorare senza fatiche da miniere. La storia rivendica lo scalo sociale familiare nonché appone anche la ribellione sindacalista per i diritti dei lavoratori.

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Viene raccontata la Sardegna che passa dalla vita economica dell’agricoltura al periodo della miniera di carbone fino alla crisi lavorativa. Ma c’è una questione che riguarda il primo Tanì che, come trama da ordito, soqquadra la meravigliosa, seppur dolorosa, scoperta che certo non diremmo qui e che conferma la bravura dell’autrice (anche psicologa) che avremmo voluto sentire su questo excursus storico dell’isola gemella.

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