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L’asino e le critiche. (Il Venerdì di Francesco Das Atmananda)

17 Aprile 2015 - Il Venerdì

di Francesco Das Atmananda

C’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino.Decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo.

Così partirono tutti e tre con il loro asino.
Arrivati nel primo paese, la gente commentava: “guardate quel ragazzo quanto è maleducato…lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”.
Allora la moglie disse a suo marito: “non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio.”
Il marito lo fece scendere e salì sull’asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: “guardate che svergognato quel tipo…lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa”.
Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino.Arrivati al terzo paese, la gente commentava: “pover’uomo! dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino.
E povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!
Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta.
Gli spaccheranno la schiena!
Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: “guarda quei tre idioti: camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!”

Considerazioni personali:
Un giorno un Maestro ( di quelli veri con la M maiuscola) mi dimostrò matematicamente che il giudizio della gente vale 0 ( zero )
Mi disse: “ Senti Francesco, oggi per alcune persone sei il massimo che potrebbero incontrare nella vita, ti considerano a + 1000. Domani, per un motivo qualsiasi, legato alla loro interpretazione,rappresenti il peggio e ti considerano a – 1000. Tu sarai sempre la stessa persona ma la loro considerazione oscilla in base al loro umore ed a quello che ognuno si porta dentro. + 1000 e – 1000 è uguale a zero. L’opinione della gente vale 0”.
In effetti, ognuno proietta sugli altri il proprio stato d’Animo.
Sempre lo stesso Maestro mi disse: “Vuoi conoscere i difetti di una persona? Ascoltala mentre giudica e critica, in quel momento sta proiettando sugli altri tutte le proprie ombre.”
Mai parole furono più vere.

Conclusione: ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Ma ci sono e si riconoscono dalla loro centratura. In poche parole non sono canne al vento.

Ed ora un pensiero per coloro che amano sempre giudicare e criticare.
Il Grande Maestro Apollonio da Tiana amava dire: “Le critiche ed i giudizi sono erbacce che avvelenano l’Anima”.
Questa frase ci fa capire in che condizioni si trova l’Anima di chi dedica la propria vita a raccogliere ed a nutrirsi di queste erbacce velenose.
Quindi: vivi come credi, fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Risparmia il tuo corpo e le tue esternazioni, non indebolirti. Non farti male. Non giova.
Quindi: canta, ridi, balla, AMA…e vivi intensamente ogni momento della tua vita…prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.

Un abbraccio di Luce e Pace per tutti
e buon fine settimana con Amore
Francesco das Atmananda

Anche il peggiore degli uomini ha le ali nascoste da qualche parte, bisogna aiutarlo ad aprirle invece di condannarlo. (M. Levy)

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Un pensiero su “L’asino e le critiche. (Il Venerdì di Francesco Das Atmananda)

Clara

quante verità!

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