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Convinzioni e certezze di chi da del matto agli altri, quando invece… (Il Venerdì di Francesco Das Atmananda)

6 Novembre 2015 - Il Venerdì

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Un re ricevette in regalo due piccoli falchi e li consegnò al maestro falconiere per la loro formazione.

Dopo pochi mesi, l’istruttore disse al re che uno dei falchi era stato educato perfettamente, ma non sapeva cosa stesse accadendo all’altro. Da quando era arrivato al palazzo non si era mosso dal ramo su cui stava, al punto che gli doveva portare il cibo lui stesso.

Il re convocò guaritori e maghi ma nessuno riuscì a fare volare il piccolo falco. Quindi emise un editto tra i suoi sudditi per trovare qualcuno che potesse fare il miracolo.
La mattina seguente, vide sorpreso, il piccolo falco che volava nei suoi giardini.

– Portatemi il responsabile di questo miracolo – disse.
Davanti al re comparve un contadino, e il re gli chiese:
– Come sei riuscito a far volare il falco? Cosa sei, un mago?

– Non è stato difficile mio signore- ha spiegato l’uomo – Ho semplicemente tagliato il ramo su cui stava. Solo allora l’uccello si è reso conto che aveva le ali e ha spiccato il volo.

Considerazioni personali:

Bellissima parabola: finchè resteremo appollaiati sulle nostre sicurezze e certezze, non spiccheremo mai il volo.
Molto spesso mi accorgo che ai convegni e alle conferenze assistono persone che accolgono solo ciò che conferma le loro conoscenze e credenze, rigettando a priori, tutto ciò che non coincide con il loro punto di vista.
Allora mi chiedo e vi chiedo: cosa ci vanno a fare queste persone ai convegni e alle conferenze se poi restano uguali a prima?
Sarebbe meglio se restassero a casa risparmiando tempo e denaro.
Sono proprio gli argomenti che non condividiamo o che non conosciamo che, attraverso approfondimenti e ricerche, ci aiutano a crescere nella nostra evoluzione dall’Essere verso il Divenire.
Tutto ciò che fa già parte del nostro bagaglio è inutile risentirlo solo per avere un ulteriore conferma e approvazione. Se aspettiamo questo vuol dire che non siamo pienamente convinti di ciò che sbandieriamo ai quattro venti.
A volte potrebbe essere necessario, per qualche tempo, riposare appollaiati sul ramo per recuperare le energie, ma se restiamo nella zona di comfort per troppo tempo non sapremo mai dove saremmo potuti arrivare. E ci allontaneremmo dal nostro progetto animico, “costringendo” la nostra Anima a darci una “svegliata”. Per questo poi, ad un certo punto, arriva qualcuno che ci taglia il ramo.
Non aspettiamo che ciò avvenga, per l’amor di Dio…l’Universo agisce a modo suo per svegliarci e molto spesso non in maniera dolce e delicata…

Un abbraccio di Luce e Pace
buon fine settimana per tutti
con Amore Francesco
Das Atmananda (G.B.)

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