
Da La Sicilia del 24 Maggio 2025
Catania, la liscia e i “Fratelli Bellatrama”
“I fratelli Bellatrama” (Prova d’Autore, pp. 309, € 25) di Gianfranco Fallica è un romanzo di profonda introspezione che fonda le radici in temi universali come l’identità, i legami familiari e la resilienza di fronte alle avversità. Sebbene manchino recensioni critiche ampiamente diffuse, la sinossi delinea una trama ricca di potenziale emotivo e narrativo.
La trama e il suo cuore pulsante sono individuati al centro della narrazione dove troviamo uomini della provvidenza, belli degli zoppi, attimi scuri e rivelazioni, il tutto adornato da vite sconvolte dalla liscia. Ecco la liscia quel fenomeno stranissimo che esiste in un sola città, Catania, e nel capoluogo etneo tra diagnosi, ipotesi e racconti di tempi che furono e che saranno le diagnosi rivelatrici creano continui colpi di scena. Sopravvivenza fisica, complesse dinamiche che emergono quando il passato irrompe nel presente, costringono i protagonisti a ridefinire se stessi e le loro complesse relazioni. Chiari i riferimenti all’identità e all’appartenenza, interrogandosi sui concetti di “famiglia”, di amicizia di origini. Non mancano quegli aspetti importanti legati alla speranza di modificare il proprio percorso, ma anche la fragilità che la vita pone innanzi a condizioni che conosciamo ma che arrivano inaspettati (la morte è sempre inaspettata), o la malattia. Sullo stile non possiamo che compiacerci della perfetta azione di Gianfranco Fallica: la sua narrazione suggerisce come eventi apparentemente casuali, possano svelare verità nascoste e condurre a incontri predestinati. Questo elemento potrebbe aggiungere un tocco di fatalismo o, al contrario, sottolineare la forza delle connessioni umane che trascendono il tempo e lo spazio. Da annoverare la copertina, realizzata dallo scrittore Vladimir di Prima.