
LRR – #ConsigLibro Giugno 2025 –
Giuseppe Raudino – “Il fabbro di Ortigia” – Bibliotheka
Torna ancora una volta Giuseppe Raudino e ancora una volta stupisce. Cambia casa editrice, ma non cambia l’altezza scrittoria. Pubblicato per Bibliotheka, “Il fabbro di Ortigia” (pp. 180, € 18) è un romanzo che fin dalle prime pagine, immerge il lettore in un mondo ricco di storia, passione e a tratti anche di mistero. L’autore riesce a dipingere con maestria i paesaggi dell’isola di Ortigia, un luogo che diventa quasi un personaggio a sé stante, con le sue strade strette, i mercati vivaci e le acque cristalline che lambiscono le sue coste, fin qundo il protagonista, di nome Currò, si scontra con la cruda realtà della guerra. La sua figura incarna la forza del pensiero intrecciata a quella del ricordo della vista del re, ma anche di una sensibilità nascosta che si rivela nel corso della narrazione. Siamo in tempi di guerra e l’autore con precisione chirurgica, ricostruisce non con poco cipiglio aspetti storici che diagonalizzano la modifica che sta avvenendo nell’Italia del periodo bellico con la crescita di Currò, che riceve l’indottrinamento fascista, ma che senza alcuna ribellione passerà dalla parte dei partigiani. La trama si sviluppa tra notizie realmente accadute e tradizioni locali che fanno ergere un pizzico di mistero mantenendo alta la suspense. La scoperta della libertà, l’antica necessità di liberarsi e liberare dagli abusi, nascondono la nostalgia delle mura di Ortigia, che a sua volta diventa il catalizzatore di una serie di avvenimenti che mettono alla prova il protagonista e i suoi valori. Bellissima la descrizioni di alcuni luoghi e dia alcune scelte: dai mercati affollati alle acque che riflettono il cielo, dai polveroni sollevati dalla guerra all’attenzione ai dettagli che rendeno il romanzo non solo una storia avvincente, ma anche un omaggio alla cultura e alla storia d’Italia. Raudino utilizza un linguaggio accessibile e ricco di sfumature, capace di trasmettere emozioni profonde e di coinvolgere il lettore in un viaggio passato che si fionda però nell’attualità. La narrazione è fluida, con un ritmo che alterna momenti di introspezione a scene di azione. In conclusione ci sentiamo di invogliarvi a capire perché questo titolo, “Il fabbro di Ortigia”: sembrerebbe la normale storia di un artigiano, fin dei conti potrebbe anche esserlo, ma l’exploit sul tema dell’identità, della tradizione e del coraggio, ci invita a riflettere sul valore delle proprie radici e sulla forza di cambiare senza perdere se stessi.