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SMF per #LRR – L’assenza del feminino che non fa spiccare il volo d’amore – Manuale d’Amore

30 Novembre 2022 - Articoli di S.M. Fazio, DIGRESSIONI, Recensioni
SMF per #LRR – L’assenza del feminino che non fa spiccare il volo d’amore – Manuale d’Amore

Da Letto, riletto, recensito! del 30 novembre 2022

L’assenza del feminino che non fa spiccare il volo d’amore Recensione a “Manuale d’Amore”

[…] L’amore è quell’energia che lega ogni cosa nel nostro mondo. Senza amore non ci sarebbe riproduzione della specie e perciò la vita. […] Se non si passano certe soglie psichiche, nei tempi e nei modi giusti, allora il nostro bambino interiore riproporrà e rivivrà quelle ferite vissute in passato nelle relazioni presenti. Non imparando da esse le rievocherà nel futuro vivendo in un perenne loop e oblio. Ecco qual è l’intento ambizioso di questo testo […]”. Con questi pochi estratti dalla prefazione di Gabriel Darn, viene omaggiato il saggio di Barbara Majnoni e Elisabetta Notaro, “Manuale d’amore. Come costruire una relazione intensa e felice” (Giraldi Editore, pp. 240, € 16,90), in quelle che sono propriamente dette istruzioni per leggere il libro della giornalista grafologa e della psicologa, psicoterapeuta e sessuologa, che già potrebbero dar adito a dibattiti. Ciò non significa che nelle pagine del Darn vi sia tutto spiegato se non qualche incipit, tant’è che lo psicologo ed economista si limita a delle istruzioni per l’uso, come suscritto e l’apprezzamento che emerge al termine della lettura è notevole: non si è intromesso, né sbilanciato, perché certo della potenza di questo bel lavoro.

L’amore non nasce casualmente e le persone che si scelgono appartengono a categorie nosografiche che andranno sempre ad essere scelte e i motivi, sono cristallinamente spiegati, con parole, proposte di libri, di film, e nella seconda parte del volume, con consigli pratici.

Ma non ci fermiamo soltanto a ciò che abbiamo appena accennato, quanto una gran serie di esercizi, esperimenti, prove che avviano se non al mantenimento dell’ idea di amore, almeno nell’ alimentarlo attraverso gesti, azioni, pensieri e idee, che permettono un vedere ben oltre ciò che alle volte pensiamo essere fantasticherie, dunque la magia pre-relazione.

La (non)sorpresa è nella narrazione: è un libro scritto da due donne, dal punto di vista di due donne e per le donne, che però, e qui le due autrici meritano un encomio, non si eclissa nella solita angoscia degli ultimi tempi dove la donna è soltanto la vittima: no! La donna è culla e cullatrice, perché sviluppa caratteristiche accoglienti più dell’uomo (lo motivano quasi scientificamente), ha una tempra di pazienza migliore e più predisposta rispetto l’uomo e comunque, il saggio, non nasce per dare voce al solo genere femmineo, ma ha una inclinazione femminile, che comunque ci risparmia da quel femminismo aggressivo e dilaniante che fonda radici in altra epoca, ma che oggi viene emulato da abuliche inette che sollecitano una manipolatoria violenza da addossare a tutti i costi all’uomo (il riferimento qui lo spieghiamo, esulando le autrici perché non sono parole loro: la rivoluzione sessuale, la libertà dai baroni accademici e gli anni di piombo quando vennero vissuti avevano un basico con relative azioni di ricerca di una libertà soffocata da altri; oggi la mimesi ideologica è alla mercé di conoscitrici di tutto ciò che se non gli va a genio, è appellato come ‘fascista’, il resto va benissimo: dunque tipico atteggiamento “fascio-totalitarista” proprio come lo espongono loro, ma a farglielo notare, rischi di incrociarti con un muro, n.d.r.).

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    Procediamo riportando delle riflessioni dall’Introduzione: «In questo triste momento storico, sarebbe l’unica vera arma [l’amore, n.d.r.], per combattere le lotte di potere, l’odio e l’avidità che stanno distruggendo il nostro pianeta. Non dimentichiamoci che come scrisse sempre il grandissimo Fromm: “Chi ama davvero ama il mondo intero, non soltanto un individuo in particolare”», che inducono a entrare a pieno titolo nel concetto dell’idea di amore, dove la matrice è assoluta, pertanto non potrà mai essere relativa. L’amore, non dicono le autrici che deve essere a loro interpretazione, ma specificano l’importanza delle diverse e altrettante, nuovamente, interpretazioni che se ne dà, per passare a esiti dai più disastrosi, ai medio disastrosi, a quelli meravigliosamente solidi, ma è proprio in quest’ultima valutazione che ci soffermiamo, ricordando che la solidità non è una manna dal cielo, ma va costruita in quella bi-modalità, che richiama il papà della Psicologia Analitica, Jung. Il medico zurighese, quando si apprestò a scoprire le dinamiche di gruppo, pur essendo diffidente, in quanto considerava che tutte le organizzazioni create sul principio di gruppalità erano meno evolute (consideriamo anche il momento storico a ridosso delle due guerre mondiali, n.d.r.); dopo diverse osservazioni, concluse che l’individuo era necessario al gruppo e il gruppo al potenziamento dell’individuo, dunque non tanto si compensava, ma si rafforzava.

Alla stregua il messaggio colto dal saggio della Majnoni e dalla Notaro è che l’amore si solidifica nell’accezione dell’individuo, tramite il rispetto di se stessi medesimi e dell’altro e nell’accezione di coppia, sempre coi canoni appena descritti, dunque un curarsi di sé e dell’altro nell’ottica di una nuova identità che è la risposta ad una educazione sentimentale spontanea, che non potrebbe mai essere insegnata, proprio perché morirebbe al sol pensiero di adeguarsi a dettami che saprebbero di ripetizione di libri simili a tragiche interrogazioni scolastiche quando il discente può pur essere impreparato, ma i conti si devono risolvere anche con il docente se si ‘sveglia e alza col piede sbagliato’. Seppur già accennato, la bellezza non smette mai d’essere in questa opera, non mancano ad esempio tantissimi consigli, strutturati come fosse un facile compito, che chi desidera può pure provarli, al fine di migliorare la propria interiorità nei confronti dell’amore.

Non nascondiamo di aver colto anche frame che di primo acchito ci hanno infastidito, ma è sempre quella la regola: non fermarsi al primo pregiudizievole parere, nel nostro caso ricordandosi che il libro è scritto dal punto di vista femminile ed è ben spiegato, pertanto è giusto così. Ma due interrogativi li solleviamo per i lettori e alle autrici: è più capace di manipolare un uomo psicopatico ed è più nelle corde della donna la comprensione. Vi fosse stata una corrispondenza contraria, avremmo trovato anche la psicopatica e il comprensivo? A voi rispondere, dopo aver assorbito un testamento che, ci sentiamo di affermare, aiuta molto nella scoperta del nostro più intimo recesso dell’animo.

Pre conclusione, vogliamo qui non dimenticare, che in epigrafe è riportata una bellissima poesia di Barbara Hugonin. Concludiamo infine questa disamina su ciò che abbiamo trovato come innovazione scritta su un tema abbastanza inflazionato nel mondo libresco, quale appunto il concetto dell’ Amore, con un estratto dall’Introduzione. Non commuove, non sceneggia, non è smielatura: semplicemente eccellenza: «L’amore non è di parte, ma abbiamo scelto di rivolgerci alle donne perché hanno il potere ancestrale di aprire il cuore degli uomini. Purtroppo, non sempre accade così, perché ciò che manca nella nostra cultura è proprio il messaggio del femminino sano, accogliente, saggio e creativo, che chiaramente dovrebbe poi crescere e svilupparsi anche dentro ogni uomo grazie alla relazione con la donna. Abbiamo analizzato rapporti eterosessuali, ma questo non vuol dire che il messaggio non sia rivolto anche alle coppie omosessuali. Perché al loro interno esistono sempre polarità maschili e femminili nell’una e nell’altra parte e in ciascun partner. Come diceva Erich Fromm, l’amore è un’arte e come tale ha bisogno di talento, disciplina, esercizio. Urge spostare il baricentro dall’ego al cuore. Questo ego, da cui dipendono i nostri disagi, è talmente tiranno che ci ostacola nella ricerca della verità che custodiamo dentro di noi.»

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