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I sogni perduti (Il Venerdì di Francesco Das Atmananda)

1 Febbraio 2017 - Il Venerdì

5-modi-per-trasformare-i-fallimenti-in-pietre-miliariC’era una volta, non importa quando e non importa dove, un uomo che  andava in giro con la sua valigia e raccoglieva i sogni dei bimbi, degli uomini e delle donne che li immaginavano e poi li perdevano.
Raccoglieva i sogni e li riponeva nella sua valigia di cartone con sopra dipinte le stelle.
Lui poteva vederli, erano leggeri ed evanescenti e leggermente luminosi.
Molte volte le persone li abbandonavano e si spegnevano un poco e lui camminando per strade e piazze li vedeva e li raccoglieva.
Giorno dopo giorno continuava a mettere i sogni in questa valigia. 
Una sera stanco di camminare si sedette su una panchina, guardò il cielo dove vi era una luna piena.
Intorno nella piazza vi era gente che passeggiava e bambini che giocavano.
Il custode dei sogni si mise la valigia sulle ginocchia e l’aprì.

 

Da questa valigia usciva una luce fluorescente. Questi sogni avevano una luce propria che pulsava leggermente.
Alcuni curiosi si fermavano a guardare. 
Lui aprì a poco a poco la valigia.
Bolle luminescenti brillando si gonfiavano e questi globi di luce fluttuavano leggermente nell’aria sopra la valigia.
I curiosi divenivano sempre più numerosi, i bambini si avvicinavano a guardare; così il custode dei sogni iniziò a prendere ciascuno dei sogni racchiusi in queste bolle di luce e a darli a ciascun bambino che si faceva avanti, anche agli innamorati che si avvicinavano, ed alle persone che ne chiedevano uno.
E così man mano che queste persone li raccoglievano, divenivano anche loro leggermente luminescenti.
La piazza era diventata luminosa e la luna sorrideva nel cielo.
Ad un certo punto il custode dei sogni prese dalla sua valigia una tenda nera, salì sul piedistallo della statua in mezzo alla piazza e sventolando la tenda nera disse a tutti:

“Vedete anche voi cosa ho in mano?”

Il brusio della gente disse: “Una tenda nera.”

“Ebbene si!” disse lui.

“Questo velo è il velo che ponete sui vostri sogni quando avete difficoltà a raggiungerli! Vedete tutti?”

La gente esclamò un  timoroso “Si!”

“Bene!” disse il custode dei sogni.

“Volete sapere come togliere questo velo nero dai vostri sogni?
Ascoltate, ci sono due cose da fare per ravvivare i sogni.
La prima è ridare vita al vostro sogno, senza mai stancarsi di infondere energia su di esso, e avere il coraggio di continuare anche quando sembra “impossibile!” Quindi perseverare.

La seconda cosa è conoscere come raggiungere la meta.
Dovete apprendere e conoscere quello che vi serve per vincere nella vita e trovare un modo di realizzarlo.

Perseverando nel vostro intento, raggiungerete la meta.
Quale meta?

Quella la dovete mettere voi, o ‘scoprirla’ togliendo il velo!”
Così dicendo il custode dei sogni agitò la tenda e svanì.

La gente stupita rimase a guardare immobile.
Tutti avevano la loro bolla di luce in mano e in quel momento pulsava… il loro sogno!

Rimase giusto una valigia su una panchina con sopra tante stelle dipinte.
La valigia dei sogni.

 

Considerazioni personali:

 

Questa è una bellissima fiaba che contiene tante verità tra le dolcissime fantasie…

Noi tutti siamo così: da piccoli avevamo tanti sogni che poi “strada facendo” abbiamo perso.

I bambini sono molto vicini al Mondo Spirituale ed i loro sogni sono carichi di quell’energia con la quale tutto è possibile.

Man mano che cresciamo, la famiglia, la scuola e le istituzioni (distruttori di sogni) contribuiscono a fare in modo che i bambini accantonino o dimentichino i loro sogni.

Ma quei sogni non si perdono, restano chiusi da qualche parte, sommersi dalla spazzatura della razionalità.

Quindi, abbiamo sempre la possibilità di riacciuffarli o , se ciò non è più possibile, di crearne altri nuovi che ci aiutino ad apprezzare il presente con nuovi obiettivi attraverso i quali emozionarci di nuovo.

Ma se i “vecchi” sogni continuano a bussare insistentemente dalla porticina del subconscio, possiamo sempre provare a riacciuffarli…

non è mai troppo tardi per prendere un telefono e chiamare una certa persona, o prendere un treno e fare un viaggio, o qualsiasi altra cosa. Ma non metteteci mai la razionalità in mezzo…

anche se il vostro sogno rappresenta per qualcuno una follia, per voi non lo è…

è solo il vostro sogno.

Un abbraccio di Luce e Pace

buon fine settimana per tutti

con Amore Francesco

das Atmananda (G.B) 

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